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Quando preoccuparsi della caduta dei capelli?

Quando preoccuparsi della caduta dei capelli?

Di norma perdiamo fino a 100 capelli al giorno. Che in condizioni sane vengono subito ricambiati da nuovi capelli. È proprio il ciclo vitale del bulbo a prevedere che il capello, ormai giunto alla fine di tale ciclo, cada quando “sotto” è pronto uno nuovo per spuntare e crescere. Anzi, è il nuovo capello che nello stesso follicolo spinge la caduta del vecchio. In un ciclo continuo che si ripete per circa 5 anni (è la durata media della vita di ogni capello).

In condizioni particolari di stress per l’organismo, il ciclo vitale del bulbo descritto sopra può, infatti, rallentare la sua attività, comportando una nascita pressoché ritardata di nuovi capelli, che altrimenti sarebbero spuntati non appena siano caduti gli altri. Ecco che se osserviamo la cute, il cuoio capelluto ci appare più libero da capelli, mostrando più porzioni di pelle. Se raccogliamo i capelli in una coda, questa appare sottile e svuotata. I capelli stanno cadendo in abbondanza.

Se trovi tanti capelli sul cuscino, sulla spazzola, sul pavimento delle varie stanze di casa, sui tappeti, e persino sul divano e in auto! I capelli che si raccolgono sul lavandino dopo il lavaggio con lo shampoo sono un falso indicatore: innanzitutto, da bagnati sembrano di più perché si uniscono in una specie di poltiglia più o meno voluminosa. E poi i movimenti dei polpastrelli per detergere la cute non fanno altro che accelerare la dei capelli prossimi al distacco, che sarebbero caduti lo stesso.

Da osservare inoltre la cute, soprattutto nell’area superiore del capo, della fronte e delle tempie: sono le zone in cui fisiologicamente si perdono più capelli. Se l’attaccatura inoltre appare più alta del solito è meglio porsi una domanda. Indicativo è anche lo stato delle unghie, poiché sono costituite dagli stessi amminoacidi dei capelli (in particolare, cheratina): se si sfaldano, spezzano e fanno fatica a crescere robuste probabilmente si soffre di qualche carenza.

Altri segnali sono rappresentati dai fattori collaterali o predisponenti la caduta, come ad esempio il cambio di stagione, un periodo particolarmente stressante per il fisico (post-partum, allattamento, menopausa, malattie croniche ecc.) o per la mente (separazione, lutto, forti dispiaceri...). Importante è esaminare il proprio stile di vita: l’alimentazione è provvista di tutti i nutrienti? O è carente in proteine, acidi grassi e vitamine utili ai capelli? Se si mangia spesso fuori casa con pasti fast food, povera di frutta e verdura, pesce e carne, legumi e uova, è il caso di cambiare rotta. Un fattore decisamente preoccupante è la comparsa di chiazze prive di capelli, che cadono a ciuffi appena si pettinano: ciò richiede immediatamente l’intervento del medico.

Come intervenire: integratori e cure anticaduta.

Dipende dall’entità del problema. Se la caduta è profusa ma non preoccupante, è sufficiente scegliere il trattamento anticaduta adeguato per sé, composto da applicazioni locali di lozioni rinforzanti e soprattutto dall’assunzione di integratori specifici per capelli. Si acquistano in farmacia senza prescrizione.

Se invece nonostante le cure anticaduta e la correzione della propria alimentazione, i capelli continuano a cadere è il caso di ricorrere al dermatologo, meglio se specializzato in tricologia. Sarà lui a indagare le cause suggerendo degli esami e facendo un’attenta anamnesi del proprio stato di salute generale. E molto probabilmente prescriverà dei farmaci per curare il problema.

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